E’ proprio il caso di dire che la stupidità umana non ha età e non ha neanche sesso, non è certo una novità ma è sempre opportuno puntualizzarlo quando è necessario.
Come tristemente già sappiamo, negli stadi avvengono periodici episodi di discriminazione razziale da parte di tifosi o pseudotali: l’ultimo, quello più eclatante, ha riguardato sicuramente Dani Alves, difensore brasiliano del Barcellona, che ha mangiato una banana lanciatagli da un tifoso avversario. Nonostante tutte le congetture riguardante una probabile messinscena a scopo pubblicitario, Dani Alves ha mangiato la banana in questione, rispondendo con ironia alle offese razziste, con il suo gesto che è diventato virale alla velocità della luce sui social network.
Nella maggior parte dei casi, gli autori di questi atti discriminatori, non solo di offese di stampo razzista ma di gesti violenti in generale, appartengono quasi sempre al sesso maschile. E’ molto raro, infatti, vedere un ultras donna o ragazze coinvolte direttamente in risse, lancio di petardi o fumogeni, cariche della forze dell’ordine e quant’altro. Per questo, quando una donna si rende protagonista di un episodio violento, la notizia provoca un po’ più di stupore.
La vicenda è accaduta in Spagna durante la partita tra Llagostera e Racing Santander, match valido per la Segunda División B, il campionato che è l’equivalente spagnolo alla nostra Lega Pro – Prima Divisione.
Mamadou Koné è un attaccante del Racing Santander proveniente dalla Costa d’Avorio. Il giocatore è stato pubblicamente schernito da una corpulenta signora che gli ha riservato l’odioso verso della scimmia. La donna, inoltre, durante il gesto già grave di suo, era anche circondata da bambini e da altri spettatori che, ovviamente, sono rimasti impassibili alla scena.
Per evitare problemi, Koné è stato allontanato da un compagno di squadra.
Il quesito interessante, infatti, arriva ora: se Koné avesse provato a reagire, di cosa staremmo parlando ora? Di una tifosa razzista o di un calciatore che reagisce contro una donna? Per evitare accuratamente equivoci di questo genere e ribaltamenti di frittata, quindi, le reazioni alla Dani Alves resteranno sempre la migliore soluzione.
Per la cronaca, la tifosa in questione è stata dichiarata “persona non gradita” dal Llagostera e non potrà più fare ingresso allo stadio.
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